domenica 10 marzo 2013

Alluvione, mobilitazione di massa ad Albinia.

Ultimatum di 14 associazioni di categoria, basta a lungaggini burocratiche e temporeggiamenti che bloccano i fondi pubblici: si pensa a un corteo ad Albinia
Una maximanifestazione ad Albinia promossa da 14 associazioni di categoria, per sbloccare la situazione dei fondi pubblici che non arrivano. Un gesto eclatante: una mobilitazione di massa che punta a smuovere le sabbie mobili di un dopo-alluvione che si barcamena tra mancanza di fondi e campagne ko. È quanto pensano di organizzare 14 sigle della provincia di Grosseto: Confesercenti, Confcommercio, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Cna, Confindustria, Ance, Federalberghi e Alleanza delle Cooperative Italiane, che ne riunisce tre: Confcooperative, Legacoop e Agc. E c’è anche l’associazione Vita di Albinia, che ha già accolto l’invito alla mobilitazione coingiunta. Mai come ora si erano visti così compatti per attirare l’attenzione del Governo su più fronti: basta lungaggini burocratiche e temporeggiamenti; si nomini il commissario per l’alluvione (basta solo una firma dal Governo per Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana). Si proceda con una deroga al 25% dei fondi destinati alle opere pubbliche per destinarli ai privati. Si sblocchi il fondo nazionale di solidarietà. Si riporti, insomma, la zona sud della Maremma alla sua dignità; riparta l’economia, le famiglie tornino a lavorare. Le aziende rialzino la testa. Sono passati quattro mesi, e le campagne sono ancora intrise di fango.

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