venerdì 12 aprile 2013

Alluvione Cinque Terre: i disoccupati ricostruiscono

Usare la ricostruzione post calamità naturale come ammortizzatore sociale, è quanto messo in campo dalla Regione Liguria dopo l'alluvione che ha colpito le Cinque Terre, la Val di Magra e la Val di Vara il 25 ottobre del 2011. Lo strumento è quello dei cantieri scuola-lavoro: impegnare 150 lavoratori, di cui 120 disoccupati e 30 in cassa integrazione, nei cantieri messi in piedi post alluvione.

Ai lavoratori viene erogata un'indennità giornaliera pari a 40 euro per i disoccupati e 25 per i lavoratori che già percepiscono altre forme di sostegno al reddito (cassaintegrati) e che possono così integrare l'esigua indennità di cassa.
Questo progetto dunque era già stato avviato dopo la calamità naturale e pochi giorni fa la Regione Liguria ha deciso di prorogare di altri 4 mesi, quindi fino ad agosto 2013, i cantieri, mettendo a disposizione 500mila euro.
"Il progetto - spiega l'assessore Giovanni Enrico Vesco -, coordinato dalla Provincia della Spezia, coinvolge 27 Comuni e consente agli Enti locali l'utilizzo temporaneo e straordinario di persone prive di occupazione e di lavoratori sospesi dal lavoro a causa dei processi di crisi o ristrutturazione aziendale, favorendo così la ripresa economica e occupazionale nei territori colpiti dalla calamità naturale". Sono oltre 40 i cantieri che sono stati attivati a partire dal mese di maggio dello scorso anno e che sarebbero giunti a scadenza a fine mese, ma adesso prorogati a fine estate.

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