La Rete Nazionale

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

delle comunità dei fiumi e dei corsi d'acqua

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

Per la prevenzione e la gestione consapevole del territorio

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

La messa in sicurezza ed una protezione civile partecipata

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

Il rispetto dei diritti delle comunità colpite

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

domenica 31 marzo 2013

Paura alle Mauriutius. Bomba d'acqua sulla capitale. 10 morti

Pubblicato su Leggo.it (vedi articolo originale)

PORT LOUIS - I testimoni l'hanno definita "bomba d'acqua", riferendosi all'inondazioni che hanno colpito Port Louis, capitale delle Mauritius, uccidendo dieci persone. I corpi di sei vittime sono stati ritrovati in un tunnel pedonale nel centro di Port-Louis, un altro è stato rinvenuto in un giardino e altri due in un parcheggio sotterraneo. Infine, un'altra persona è deceduta per un attacco di cuore durante l'inondazione.

NESSUN ITALIANO COINVOLTO  Non risultano italiani coinvolti nelle piogge torrenziali che hanno colpito le Mauritius causando inondazioni e una decina di vittime. È quanto riferiscono fonti della Farnesina interpellate sulla situazione nell'arcipelago, meta di molti turisti durante le feste pasquali. Secondo quanto riferito dal console onorario d'Italia - sottolineano le stesse fonti - le inondazioni hanno colpito prevalentemente la capitale, senza provocare problemi nelle zone turistiche, e al momento non ci sono coinvolgimenti di connazionali.

sabato 30 marzo 2013

Liguria, alluvione 2010: sbloccati 3 milioni per Varazze

Pubblicato su Il Giornale della Protezione Civile (vedi articolo originale)

E' stata trasferita martedì l'ultima parte degli aiuti finanziari legati all'alluvione che nell'ottobre del 2010 devasto parte di Varazze (SV). Si tratta in totale di 3 milioni, di cui un milione e 447 mila euro destinati al Comune - che si aggiunge ai quattro milioni e 400 mila giunti nelle casse municipali a novembre - mentre l'altra metà è destinata alla Provincia di Savona. La strada distrutta che sarà oggetto dei lavori, la Sp 57 Varazze-Casanova-Alpicella-Stella San Martino, è infatti di competenza dell'ente provinciale.

Nella cittadina il fondo servirà a interventi sulle strade danneggiate dal nubifragio che colpì il centro cittadino fino ai Piani d'Invrea e le frazioni del Pero, Campomarzio e in particolare Casanova e la località San Pietro dove esondò il rio Galli che distrusse una villetta. I lavori cominceranno entro giugno. Altri interventi saranno dedicati all'ampliamento degli alvei di quattro rii che oggi attraversano per via sotterranea la cittadina per poi sfociare in mare.

giovedì 28 marzo 2013

Dissesto idrogeologico e incuria, morte in Brasile

Pubblicato su L'indro (vedi articolo originale)

Una settimana fa, nella zona collinare dello Stato di Rio de Janeiro c'era l'inferno: un fiume di fango è calato sulla cittadina di Petrópolis, provocando la morte di 33 persone, e oltre mille sfollati. Uno scenario poco diverso rispetto alla catastrofe ancor più tragica del gennaio 2011, che colpì questa stessa area geologicamente sensibile, e in particolare il centro abitato di Teresópolis. All'epoca, una frana causata da precipitazioni record originò il disastro naturale più grave (in termini di vite umane) che abbia mai colpito il Brasile, provocando la morte di circa novecento persone, e oltre trecento dispersi.

lunedì 25 marzo 2013

Dissesto idrogeologico in Calabria, Giordano (Idv) tuona: “da Gentile risposta allarmante”

Pubblicato su Strettoweb (vedi articolo originale)

Il quadro delineato dall’assessore regionale, On.le  Gentile, in risposta ad una mia interrogazione tesa ad avere chiarimenti  sull’Accordo di programma Quadro, sottoscritto dalla Regione Calabria e dal Ministero dell’Ambiente, finalizzato a fronteggiare il rischio idrogeologico mediante la realizzazione di interventi urgenti per un importo complessivo di 220 milioni di euro, cofinanziato per il 50% dalla stessa regione Calabria, è allarmante. Il consigliere regionale Giuseppe Giordano lamenta ancora una volta come spesso notevoli finanziamenti erogati a favore della nostra regione non trovino attuazione.

domenica 24 marzo 2013

Alluvione 2010, per il Veneto 30 milioni per la messa in sicurezza

Pubblicato su Padovaoggi (vedi articolo originale)

Si tratta di fondi attesi da tempo in Veneto e che sono stati sbloccati ieri con due decreti firmati dall'ancora in carica presidente del consiglio Mario Monti. "Daremo una consistente accelerazione agli interventi necessari - ha commentato soddisfatto il governatore della Regione Luca Zaia - Abbiamo ben chiaro che cosa serve e, come accaduto in passato, lavoreremo con celerità e la massima attenzione affinchè ogni euro sia speso al meglio e al più presto”.
Alluvione 2010, per il Veneto sbloccati 30milioni per la messa in sicurezza
“Attendiamo di verificare nei particolari i contenuti dei due decreti – ha aggiunto Zaia – ma per il Veneto si tratta di circa 42 milioni per il 2012 e di circa 30 milioni per il 2010, che useremo per mettere in sicurezza il territorio e rispondere il più possibile alle ferite ancora aperte”. Per quanto riguarda i fondi relativi al 2012, potranno essere destinati ad esempio a varie aree colpite, come il vicentino, il bellunese e le coste adriatiche, sulle quali gli arenili subirono gravi danni a causa delle mareggiate.


Potrebbe interessarti: http://www.padovaoggi.it/cronaca/alluvione-2010-veneto-sbloccati-fondi-messa-sicurezza.html
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Alluvione 2010, per il Veneto sbloccati 30milioni per la messa in sicurezza



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sabato 23 marzo 2013

Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione


Pubblicato su Acca.it (vedi articolo originale)

Nei prossimi anni sarà necessario investire svariati  miliardi di euro per “salvare” i 4 milioni di ettari di terreno agricolo e forestale in forte erosione e a rischio frane (13% del territorio nazionale) attraverso interventi di mitigazione.

Sono questi i dati che emergono da analisi effettuate dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e il Ministero dell’Ambiente che hanno pubblicato, in collaborazione con AGEA, ISPRA e Rete Rurale Nazionale, le linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione.

Le linee guida forniscono indicazioni sugli interventi da attuare, che vanno dalla manutenzione e ripristino della rete di drenaggio superficiale in aree agricole, alla stabilizzazione superficiale e protezione dei terrazzamenti in erosione, alla riforestazione, gestione e mantenimento in buono stato di efficienza ecologica del bosco e del suo reticolo idrografico minore.

Nella pubblicazione vengono illustrati interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico finalizzati alla:
  • manutenzione e ripristino della rete di drenaggio superficiale in aree agricole;
  • stabilizzazione superficiale e protezione dall'erosione dei pendii;
  • riforestazione, gestione del bosco e protezione dagli incendi boschivi;
  • manutenzione e ripristino dei terrazzamenti agricoli;
  • manutenzione e sistemazione del reticolo idrografico minore.

I soldi dell'alluvione non arrivano, sindacati e cittadini dal prefetto

Pubblicato su Corriere Fiorentino (vedi articolo originale)

Gli abitanti di Albinia hanno cercato rassicurazioni sui fondi che il governo deve sbloccare: 110 milioni di euro stanziati ma bloccati da una firma.

Ci sono andati la mattina gli abitanti di Albinia, ci sono tornati nel pomeriggio tutte le sigle sindacali unite. Tutti alla porta del prefetto di Grosseto Marco Valentini per avere rassicurazione sui fondi che il governo deve sbloccare per le zone alluvionate in Maremma.

Dissesto idrogeologico: pronti 1,5 mln per gli sfollati e 5,5 per la messa in sicurezza di Saponara

Pubblicato su Strettoweb (vedi articolo originale)
La Regione siciliana metterà a disposizione 1,5 milioni di euro da destinarsi agli sfollati delle alluvioni del 2011 in provincia di Messina. La cifra sopperirà alla scadenza dell’ordinanza della Protezione Civile riguardante contributi e benefit, scaduta lo scorso 28 febbraio. Il finanziamento dovrebbe andare a beneficio sia degli abitanti dei centri alluvionati di Saponara, Giampilieri e Barcellona, sia di quelli di San Fratello e Caronia, colpiti da frane e smottamenti nel 2010. Per Saponara inoltre sono stati finalmente sbloccati i 5,5 milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio. Lavori che permetteranno alla maggior parte degli abitanti ancora sfollati di rientrare nelle loro case in tempo.

lunedì 18 marzo 2013

Allarme alluvione in Toscana, l’Ombrone inizia a esondare a Prato: “non state ai piani bassi”

Alle 14 sono avvenute le prime modeste tracimazioni del reticolo minore dell’Ombrone, in Toscana, che hanno interessato le località di Caserane, nel comune di Prato e Case Coveri. Un`altra tracimazione anche alla confluenza tra il Brana e l`Ombrone. Critica anche la situazione del Bisenzio, che è tracimato allagando alcune aree industriali a Cantagallo e Vaiano. Lo rende noto la Regione Toscana spiegando che frane si sono verificate nel comune di Vernio dove è stata interrotta la Strada provinciale 2.

giovedì 14 marzo 2013

Alluvione del 2010 a Padova: altri 20mila euro consegnati alle famiglie

Con lo slogan "Solidarietà alle famiglie padovane alluvionate", il 5 novembre 2010 l’Amministrazione comunale aprì un conto corrente per raccogliere la solidarietà dei padovani nei confronti di chi in quei giorni dovette subire la devastazione dell’alluvione. Furono raccolti 200mila euro in gran velocità per cui il Comune fu in grado di aiutare subito concretamente chi aveva bisogno. Di quel conto sono rimasti accantonati 20mila euro per eventuali imprevisti che adesso, a due anni e mezzo dal tragico evento, saranno distribuiti alla cinquantina di famiglie della Paltana che il 1 novembre 2010 subirono l’alluvione.

In Brasile progetto Made in Italy contro 'bombe d'acqua'

ROMA - Lo stato di Rio de Janeiro ha scelto un progetto italiano per combattere le inondazioni: e' il progetto FLASH (Flood and LAndSlide Hazard forecasting, warning and response system) che nasce dalla cooperazione tra l'INEA e il Ministero dell'Ambiente italiano.

mercoledì 13 marzo 2013

Catania - La città subirà le bombe d’acqua finché non ci sarà manutenzione

CATANIA - Un sistema di smaltimento delle acque che andrebbe messo in “rete” per essere efficace: in seguito al violento nubifragio che si è abbattuto sulla città di Catania lo scorso febbraio: si è riaccesa la discussione intorno al canale di gronda e al sistema idraulico non solo catanese, ma anche dei paesi pedemontani i cui canali non sarebbero allacciati a quello principale cittadino.

Pertini: pubblicata la sua tesi di laurea. Si credeva distrutta nell'alluvione di Firenze

Questa volta una curiosità interessante. E' stata pubblicata in questi giorni la tesi di laurea di Pertini, creduta distrutta durante l'alluvione di Firenze del 4 novembre del 1966.

Alluvione Regione Sicilia: il paradosso dei fondi. Ci sono ma non si possono utilizzare

Per attuare quello che prevede un’ordinanza, scaduta il 31dicembre senza che nulla di quanto prevedeva nei dodici mesi in cui era in vigore venisse attuato, occorre un’altra ordinanza.
I soldi dell’alluvione del 22 novembre del 2011, undici milioni già spendibili che fanno parte di quei 38 milioni stanziati da Stato e Regione Sicilia l’estate scorsa, ci sono ma non si possono utilizzare.

Smart Water, alluvioni sotto controllo: prevedrà le piene del Muson

"Smart Water", ovvero il conteggio intelligente dell'acqua. Questo il nome del progetto, finanziato con fondi europei e di cui la Provincia di Padova è l'ente capofila, che potrebbe diventare domani un valido alleato nella gestione di situazioni di emergenza legate alle alluvioni.

martedì 12 marzo 2013

Centro Pierre, seminario su dissesto idrogeologico

Calabria e Sicilia da tempo a rischio di dissesto idrogeologico così come lo è più in generale, secondo le indagini effettuate dai geologi, circa l’80% del territorio Italiano. Si pensi alle alluvioni che dal 2009 al 2011 hanno devastato intere frazioni di Messina e provincia od alle frane e gli smottamenti che hanno messo in ginocchio interi paesi del Cosentino e del Vibonese evacuati a seguito dei danni provocati dal maltempo.
Sono questi gli argomenti che verranno trattati nel Seminario tenuto al Centro pierre di Reggio Calabria venerdì 15 marzo 2013 alle ore 17,00.

Alluvione a Guayaquil (Ecuador): 8 morti

Forte maltempo, accompagnato da piogge torrenziali hanno flagellato la città di Guayaquil, la città più popolata dell’Ecuador, capoluogo della provincia del Guayas e del Cantone di Guayaquil.
Le strade della città si sono trasformate in veri e propri fiumi, provocando ingenti danni e causando la morte di 8 persone.
Ecco il video che testimonia la gravità della situazione.




Fonte 

lunedì 11 marzo 2013

Aulla, i danni dell'alluvione

13,2 milioni di euro per i rimborsi a 289 imprese. 1,7 milioni per i proprietari di auto danneggiate. Soldi che si aggiungono agli oltre 4 milioni destinati a chi ha subito danni agli immobili. Queste le risorse che la Regione, attraverso Fidi Toscana, sta erogando per i danni causati dall'alluvione ad Aulla del 25 ottbre 2011.

Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico

Le Linee guida ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) propongono indirizzi e metodologie che, sulla base dell’integrazione di banche dati territoriali dei comparti ambiente e agricoltura, consentono l’individuazione, su tutto il territorio nazionale, delle aree prioritarie di intervento e delle misure più idonee per la mitigazione del dissesto idrogeologico in campo agricolo e forestale.
I materiali sono scaricabili al seguente LINK

domenica 10 marzo 2013

Alluvione, mobilitazione di massa ad Albinia.

Ultimatum di 14 associazioni di categoria, basta a lungaggini burocratiche e temporeggiamenti che bloccano i fondi pubblici: si pensa a un corteo ad Albinia

sabato 9 marzo 2013

Alviano, l’oasi Wwf riapre al pubblico dopo l’alluvione, ma «da soli non ce la facciamo»

Fino allo scorso autunno, l’oasi Wwf di Alviano era uno dei più celebri paradisi italiani dei birdwatcher: oltre mille ettari di superficie, dov’era possibile avvistare circa 150 specie di uccelli acquatici, fra cui aironi, cormorani e falchi. Uno scrigno di biodiversità visitato ogni anno da migliaia di appassionati, famiglie e scolaresche. Poi, lo scorso 12 novembre, la piena del Paglia e del Tevere ha travolto tutto, lasciando dietro di sé una spessa coltre di fango e macerie.

venerdì 8 marzo 2013

"Essere altrove", l'alluvione del 2011 nel libro di Antonella Ginocchio


Val di Magra - Val di Vara - Appuntamento a Borghetto Vara con i ragazzi che raccontano l’alluvione dell’ottobre 2011 e incontrano Antonella Ginocchio, giornalista, autrice del libro “Essere altrove nel campo dei fagioli”, cronaca di quei giorni.

Alluvione, arrivano i primi soldi per chi ha perso i mobili

Dalla Regione arriverà una prima tranche di 560mila euro, che dovrebbero salire a 800mila complessivi con una successiva assegnazione di altri 240mila euro. Soldi che non sono destinati ai danni strutturali subiti dalle abitazioni o dalle autovetture, ma alla perdita del mobilio, cioè delle cose materiali all’interno delle case.

giovedì 7 marzo 2013

Perù: ad Hipolito una grave alluvione

E’ di questi giorni l’alluvione che ha colpito la comunità amazzonica di Hipolito Unanue (Perù): l’alluvione, causata dall’esondazione dei fiumi amazzonici, è la più grave degli ultimi 5 anni e mette in serio pericolo oltre 1000 abitanti della comunità.
La quantità d’acqua che dal Rio delle Amazzoni e dai suoi affluenti si sta riversando nei villaggi per le pioggie incessanti ha già superato i livelli storici.
Particolarmente coinvolta la parte sud del Perù. Più di 50.000 le persone colpite dalle piogge torrenziali, associate ad una stagione che ben presto entrerà gradualmente nel vivo. Maggiormente colpita la parte sud-occidentale del Paese, in particolar modo le regioni di Arequipa e Ica, alle prese con nubifragi e frane.
Almeno sei risultano le vittime al momento accertate, ma non è escluso che il numero tenda ulteriormente a salire. Secondo le autorità locali le piogge e le inondazioni hanno colpito più di 30.000 persone solo a Ica, con migliaia di edifici che sono stati completamente distrutti.
Diversi tratti di strada sono stati distrutti a causa delle frane e nelle zone alluvionate è stato dichiarato lo stato di emergenza. Il primo ministro ha visitato le zone maggiormente colpite e molto probabilmente il governo fornirà degli aiuti a quelle persone che si trovano al momento in difficoltà dopo questa fase di intenso maltempo.

mercoledì 6 marzo 2013

Dissesto idrogeologico, le linee guida per valutare e fronteggiare i pericoli

Pubblichiamo da Guida agli Enti locali de il Sole24 ore (vedi link)

Del dissesto idrogeologico si parla soltanto quando una delle centinaia di frane o alluvioni che ogni anno colpiscono il nostro Paese miete vittime. I ben quattro milioni di ettari di terreno agricolo e forestale in forte erosione e a rischio frane, pari al 13% del territorio nazionale, invece, avrebbero bisogno di "interventi di mitigazione con risorse consistenti" (circa sette miliardi, che diventano 40 per la totale messa in sicurezza), come scritto nelle ''Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione attraverso misure e interventi in campo agricolo e forestale'', predisposte insieme da Agea, Ispra e Rete rurale nazionale e appena pubblicate dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e da quello dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

lunedì 4 marzo 2013

Pakistan. Ricostruita la scuola distrutta dall'alluvione

Ospiterà 300 bambine. L'opera è stata realizzata grazie all'impegno di immigrati pakistani e italiani in Valsabbia, col contributo di una cordata di associazioni.

domenica 3 marzo 2013

Dissesto idrogeologico: ecco perché “riparare” l’Italia creerebbe lavoro

L’ultima manovra Finanziaria a stanziare fondi specifici per la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico è stata quella del 2010. I risultati del disinvestimento statale in un settore delicatissimo per l’Italia sono sotto gli occhi di tutti: l’alluvione di Catania degli scorsi giorni non è che l’ennesima conferma della vulnerabilità del territorio italiano.

sabato 2 marzo 2013

Sardegna. Un osservatorio provinciale per prevenire le alluvioni

Buggerru. - Prevenzione del rischio alluvioni, parte il presidio del bacino del rio Mannu. L’associazione di volontariato e protezione civile “Big Fish” garantirà il presidio territoriale, idraulico e...molto altro ancora.

Alluvioni, 13,5 milioni alla Liguria

Genova - Ammontano a 13,5 milioni di euro i finanziamenti erogati ai Comuni liguri colpiti dagli eventi alluvionali nel 2010 e nel 2011.

venerdì 1 marzo 2013

Fermo. A due anni dall'alluvione...

"Riteniamo doveroso ricordare, a distanza di due anni, Valentina Alleri e Giuseppe Santacroce, le cui vite furono strappate via dal fiume Ete Morto a causa di un’alluvione che, in tutto il Fermano, provocò danni ingenti per milioni di euro."

Nell’esprimere nuovamente la vicinanza alle famiglie e consapevoli dell’importanza di alimentare la memoria di certi avvenimenti, la Provincia di Fermo ricorda in questi giorni i difficili momenti vissuti durante l'alluvione di Marzo di due anni fa.
Come accaduto per altre parti d'Italia, interessate da eventi alluvionali, anche nel fermano sindaci, associazioni e cittadini hanno in questi mesi sostenuto un'ardua battaglia: il riconoscimento delle somme necessarie per i danni subiti e non ancora percepiti. Si tratta di risarcimenti che consentirebbero ai privati di affrontare con maggior fiducia una situazione già di per sè resa precaria dalla difficile crisi economica che ha toccato anche il fermano.
Ad oggi molti sono i cittadini che, nonostante abbiano manifestato più volte la richiesta del riconoscimento di un diritto dovuto in tutte le sedi preposte, ancora non hanno ricevuto alcun risarcimento dovuto. Per questa ragione la provincia di Fermo ha chiesto allo Stato, al nuovo Governo ed alla Regione Marche il pieno riconoscimento di tutte le somme spese.