E' di queste ore la notizia che nella giornata di ieri, ai sensi dell'art. 1 comma 2 del D.L.N n. 74/2012 convertito con modificazioni dalla legge n. 122/2012 è stata emessa l'ordinanza n. 9 concedendo alla regione Emilia Romagna 45 mln di euro per interventi provvisionali.
L'ordinanza è consultabile sul sito della regione nella sezione “Atti per la ricostruzione”.
Il provvedimento elenca ciascuno degli interventi e la relativa previsione di spesa le cui risorse provengono dal Fondo per la ricostruzione.
Pur riconoscendo nel terremoto emiliano un grave evento calamitoso e lecito l'intervento, quello che ci stupisce, tuttavia, è non solo la rapidità con la quale sono stati stanziati gli interventi ma anche il modo e il momento durante il quale sono stati concessi: tra poche settimane infatti, si terranno le fatidiche elezioni politiche.
Non possiamo dimenticare però che ci sono territori come Aulla, Elba, Sala Baganza, le 5 terre, la Sicilia e tante altre regioni che stanno ancora aspettando il riconoscimento dello stato di calamità e lì dove è stato riconosciuto, come in Basilicata e Puglia, ancora non un euro è stato stanziato e gli emendamenti che avrebbero dovuto avere carattere di straordinarietà ancora non sono stati attuati.
Siamo quindi certi di non sbagliare quando pensiamo che l'evento è da considerarsi una strategia puramente politica.
Crediamo invece che sia doveroso per uno Stato che si definisce civile e democratico non tener conto del peso politico che una regione abbia in seno al Parlamento ma attivarsi perchè tutti i bisogni dei suoi cittadini possano, in qualche modo, venir ascoltati.
Katya Madio
Comitato TerreJoniche
Comitato TerreJoniche
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