domenica 22 settembre 2013

Alluvione ad Acireale, si cerca un disperso

Pubblicato su LiveSiciliaCatania (leggi articolo originale)

ACIREALE - Le ricerche non si fermano, ma col passare delle ore si affievolisce la speranza. I sommozzatori questa mattina hanno trovato i bermuda e il cellulare di Giuseppe Castro, 53 anni,disperso da ieri sera, quando intorno alle 19 una pioggia violenta si è abbattuta ad Acireale. Il dipendente del Tribunale di Catania è stato travolto dalle correnti del fiume Lavinaio Platani nella frazione di Santa Maria delle Grazie.

Sabato maledetto. La bomba d'acqua ha colpito la zona delle Aci provocando un ingrossamento improvviso delle acque del torrente Lavinaio Platani che ha travolto due auto e lo scooter di Castro parcheggiati in un tratto asflatato che si trova proprio in corrispondenza del letto del torrente. Due giovani, un ragazzo e una ragazza, che erano a bordo di una delle due vetture sono riusciti a uscire fuori dalla macchina e salvarsi, una signora invece è stata trascinata dalla corrente ma fortunatamente, quando l'auto è rimasta bloccata da alcune rocce, è riuscita a uscire dal finestrino e con l'aiuto del giovane che era a bordo dell'auto si è arrampicata sul cofano ed è stata  al ponte sovrastante il torrente. Castro, invece, nel tentativo di recuperare la sua moto è stato trascinato. Nelle ricerche sono impegnati i poliziotti del Commissariato di Acireale, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e la Capitaneria di Porto. A supporto anche la Polizia Municipale di Acireale e i volontari della protezione civile.
A lanciare l'allarme al 113, intorno alle 19, è stato il ragazzo che era a bordo di una delle autoSul posto sono arrivati polizia, carabinieri, vigili del fuoco e l'ambulanza. Anche una pattuglia della polizia municipale di Acireale che era in perlustrazione nelle zone a rischio visto il nubifragio che aveva colpito la città è giunta sul luogo della tragedia. Presente, ieri sera, anche il sindaco di Acireale Nino Garozzo che sta seguendo da vicino tutte le fasi delle operazioni. "I vigili urbani - ha dichiarato il primo cittadino - stavano svolgendo un servizio di controllo dei vari torrenti. Una direttiva che predisponiamo per monitorare la situazione ogni qual volta ci sono temporali di una certa rilevanza come in questo caso".

Testimoni raccontano momenti drammatici. Castro avrebbe prima provato a salvare la sua moto dal fiume in piena e poi, una volta travolto, avrebbe tentato di recuperare la riva aggrappandosi a una delle auto ma a causa della corrente troppo forte avrebbe perso la presa.
All'una di notte i sommozzatori dei Vigili del Fuoco avevano perlustrato palmo a palmo l'intero torrente: dalla zona dell'incidente fino alla foce a mare. Ora le ricerche continuano, anche con l'aiuto della Capitaneria di Porto, a mare. Le perlustrazioni sono partite dallo specchio d'acqua davanti il borgo marinaro di Capo Mulini. Il buio non ha reso facile le operazioni di ricerca che sono continuate per tutta la notte e stanno continuando anche questa mattina. Intorno, alle 8, come detto i sommozzatori hanno ritrovato i bermuda e il cellulare di Castro. Ieri sera si sono presentati al Commissariato di Polizia, guidato dal dirigente Salvatore Fazzino, i familiari del 53enne acese che sono stati informati dei fatti.
Già ieri sera i Vigili del Fuoco avevano recuperato le auto e lo scooterla moto è stata trascinata solo per pochi metri, la macchina in cui era a bordo la signora salvata dai poliziotti si è arenata sotto al ponte, mentre la vettura dove erano i due ragazzi è stata trascinata quasi a valle.

Il procuratore capo Giovanni Salvi ha aperto un'inchiesta conoscitiva affidando il fascicolo al sostituto Agata Consoli e delegando le attivita' investigative alla polizia scientifica.


E' polemica. Per alcuni acesi si tratta di una "tragedia annunciata". In quello stesso punto - scrivono alcuni lettori attraverso i commenti - ci sono state altre vittime. Si fa riferimento alla cementificazione selvaggia di cui è stata protagonista negli ultimi anni questa zona di Santa Maria della Grazie. Le strade sarebbero state asfaltate per consentire l'accesso ad alcuni insediamenti commerciali. L'ufficio stampa del Comune di Acireale contattato da LiveSiciliaCatania per fare chiarezza sulla vicenda risponde: "Non l'ha asfaltato il Comune in quanto non è proprietario nè ha competenza sul torrente. Si ricorda che la competenza di tutti gli alvei torrentizi - precisano - è del demanio regionale".

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