sabato 1 febbraio 2014

Alluvione Modena. La rabbia fa nascere “Arginia-Mo”

Pubblicato su Gazzetta di Modena (leggi articolo originale)
BOMPORTO. Sale la rabbia dei cittadini delle zone alluvionate e si moltiplicano coloro che vogliono coalizzarsi e dare vita a comitati per portare avanti un fronte comune che avrà l’obiettivo di ottenere il risarcimento dei danni alle proprie case e alle proprie aziende o esercizi commerciali.
Si è infatti costituito ufficialmente nel corso di un'affollatissima riunione mercoledì alla sede di Modena Meccanica in via Brodolini il comitato “Arginia-Mo”, che unisce centinaia di cittadini di Bomporto e Bastiglia, ma anche di altri comuni sfiorati soltanto dall'alluvione o in cui potrebbe verificarsi un'inondazione. Il comitato ha registrato oltre duecento iscrizioni, è apartitico, e si prefigge di raggiungere alcuni obiettivi fondamentali: accertare la verità riguardo alle cause dell'alluvione, ottenere il 100% dei danni subiti, attuare un'efficace sistema di prevenzione per evitare che il disastro naturale si ripeta. Per ora Arginia-Mo non si è rivolto ad un avvocato perché «se il Consiglio dei Ministri dichiara lo stato d'emergenza ci saranno i soldi per risarcire chi ha subito danni dall'inondazione - spiega l'avvocato Fabio Vicenzi, bomportese e danneggiato dall'alluvione al piano terra della sua abitazione - Quindi non è necessario fare causa a qualcuno se ci saranno i fondi per noi. Come Arginia-Mo abbiamo toccato quota duecento iscrizioni da parte di aziende e privati provenienti da Bomporto, Bastiglia, ma anche Cavezzo e Soliera perché il tema della prevenzione interessa tutti i comuni e non soltanto quelli colpiti da questa alluvione».
Prosegue anche la collaborazione con Sisma.12 il comitato della Bassa e che in questo anno e mezzo ha portato avanti anche con proteste clamorose i diritti della gente terremotata. Una delegazione del comitato mercoledì era presenta all’assemblea organizzata all’interno della sede di Modena Meccanica e ha incoraggiato i vari comitati costituiti dopo l'inondazione ad unirsi per esercitare più massa critica sulle istituzioni coinvolte e «perché la sicurezza degli argini vale per tutti. Dopo il terremoto ci siamo resi conto di come la nostra vita sia parametrata dalla ragioneria dello Stato. Chi dovrebbe tutelarci non è in grado di farlo, quindi i cittadini si devono unire, esprimendo cosa si vorrebbe da parte di un comitato». «Certo recepiremo questo suggerimento - risponde Vicenzi - e desideriamo avvalerci dell'esperienza organizzativa di Sisma. Intanto, nell'incontro di mercoledì è stata nominata la presidente di Arginia-Mo: si tratta di Daniela Scilipoti, di Bastiglia, che ha la giusta grinta e le idee chiare». Si potrebbe parlare proprio del tema dell'unione dei comitati sorti dopo l'alluvione nel corso di un'assemblea generale che si terrà mercoledì prossimo, con tutti quelli che hanno aderito al comitato. Ieri sera, intanto, una decina di membri di Arginia-Mo si sono ritrovati a Villavara, alla sede di un'azienda per portare avanti le ragioni del comitato e decidere in modo veloce quali potrebbero essere le strade più efficaci da perseguire. La volontà di fare valere i propri diritti dopo il dramma dei giorni scorsi è ferrea ed è accompagnata da una operatività che mira a non perdere tempo e a non fare cadere l’attenzione su quanto purtroppo accaduto e che rischia di ripetersi se all’arrivo dell’inverno e di ogni perturbazione gran parte del territorio della Bassa e del Modenese rischia inondazioni.

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