martedì 26 novembre 2013

Alluvione ad Aulla, indagati sindaci e tecnici

Pubblicato su Il Tirreno (leggi articolo originale)

AULLA. La procura di Massa-Carrara ha indagato 13 persone, amministratori, dirigenti e tecnici comunali per l’alluvione che devastò la Lunigiana, e in particolare la zona di Aulla il 25 ottobre 2011. Ieri gli indagati sono stati tutti invitati a presentarsi presso le caserme dei carabinieri per ritirare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari loro carico. Si tratta dell'ex presidente della Provincia, Osvaldo Angeli, attualmente commissario della stessa; i dirigenti provinciali Giovanni Menna, Gianluca Barbieri e Stefano Michela; gli ex sindaci di Aulla, Lucio Barani (attualmente parlamentare di Forza Italia) e Roberto Simoncini (storico delfino di Barani); il dirigente comunale Franco Testa, che si occupava di urbanistica e lavori pubblici; l'ex dirigente comunale Giuseppe Lazzerini, ora direttore generale dell'Erp di Massa Carrara (l'ente delle case popolari); il dirigente comunale alla Protezione civile, Mauro Marcelli; l'ex vice sindaco e assessore all'urbanistica, Gildo Bertoncini; l'ex dirigente comunale all'urbanistica e ai lavori pubblici, Ivano Pepe (tra l'altro già indagato nell'inchiesta sui tre ponti che dovranno sostituire quelli crollati in Lunigiana); l'ex sindaco di Bagnone, il geologo Piero Pierini; l'ex assessore comunale alla Protezione civile, Giovanni Chiodetti.
Per loro le ipotesi di reato sono omicidio colposo e disastro colposo, visto che il mostro di acqua e fango che invase Aulla uccise due persone, devastando scuole,e case popolari, negozi e trascinando via centinaia di auto e mettendo a rischio la vita di decine e decine di persone. Una tragedia autentica, che ha cambiato (in peggio) la vita di centinaia di persone e che ha provocato una distruzione mai vista dopo la seconda guerra mondiale. Nel mirino della procura, in particolare, vi sono i permessi rilasciati per permettere di costruire anche nelle aree golenali del Magra; inoltre, è emerso che a collassare il 25 ottobre 2011 sarebbe stata la cassa di espansione della Chiesaccia di Villafranca: non sarebbe stata collaudata, eppure quel giorno era aperta. Aulla venne colpita dalla valanga d’acqua riversatasi nel Magra dal vascone e dai 300mila metri cubi di acqua piovuti in poche ore. Infine, il sistema di Protezione civile non avrebbe funzionato e il Comune avrebbe avuto un comportamento non all’altezza della situazione. Gianluca Uberti

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